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CHIESA PALEOCRISTIANA DI S. PAOLO

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La "Chiesa Paleocristiana di S. Paolo" en Illegio, una localidad de Tolmezzo en la región de Friuli-Venecia Julia, Italia, es un sitio arqueológico importante que se remonta al final del siglo IV. Se considera una de las iglesias más antiguas de la región y ofrece una fascinante visión de la arquitectura y el arte paleocristiano.

La iglesia fue redescubierta a través de excavaciones arqueológicas y muestra una estructura sencilla pero impresionante, típica de la construcción paleocristiana. Es especialmente notable por los mosaicos y las pinturas murales bien conservadas, que representan escenas de la vida de Cristo y aportan una valiosa contribución al entendimiento del arte religioso de aquella época.

Junto a la iglesia se encuentra el "Casa delle Esposizioni di Illegio", un edificio de exposiciones que alberga regularmente eventos culturales y exhibiciones. Este centro de arte y cultura contemporánea complementa el patrimonio histórico de la región y atrae a numerosos visitantes cada año.

La visita a la "Chiesa Paleocristiana di S. Paolo" y al edificio de exposiciones adyacente ofrece una oportunidad única para experimentar la rica historia y cultura de Illegio y la región circundante. La combinación de la iglesia histórica y el moderno centro de exposiciones convierte a este lugar en un destino cultural importante en Friuli-Venecia Julia.

Datos de contacto

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Teléfono
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Dirección
33028 Tolmezzo

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Reseñas

1 Reseñas

Paolo Liberali
02.05.2021

Sulla scia di questo inusitato fervore culturale e storico, si era dato avvio ad una campagna di scavi archeologici nelle pertinenze dell’antica chiesa di S. Paolo (San Pauli vieri), attualmente segnalata solo da una piccola MAINE (cappelletta, ancona votiva), da dove erano sempre partite le Rogazioni e da dove passava sempre il corteo funebre dei morti del 1 novembre. In questo lûc di San Pauli, i più vecchi abitanti del paese ricordavano anche l’affioramento di antichi muri successivamente “inghiottiti” dal terreno. Questi scavi hanno puntualmente portato alla luce i resti dell’edificio di culto costruito nel 1476 (citato in tutti i documenti antichi fin dal XIV sec.) e utilizzato fino al 1732. Si è rinvenuto così il perimetro della precedente chiesa filiale della pieve di S. Floriano, con numerose sepolture esterne ad inumazione, con rinvenimento di scheletri e oggetti di culto. Ma quel che maggiormente interessava era sapere se, sotto questi resti medioevali, non si celassero i resti di un più antico edificio cultuale, come la leggenda aveva sempre raccontato. Ebbene quel che si sospettava è apparso: una piccola chiesa a pianta rettangolare di non più mq 40, con una partizione mediana che va a individuare due ambienti distinti. Affiancata al lato sud-ovest è apparsa anche una vasca quadrangolare di ml 1 di lato, intonacata all’interno, con evidenti analogie con quanto rinvenuto in altri siti friulani della collina (vasca battesimale? Reliquiario?). Attualmente gli scavi sono sospesi ed il sito è stato totalmente coperto da teli di nylon che impediscono una efficace visione d’insieme. Alcuni frammenti di carbone che facevano parte del fondo di questa vasca, sono stati a suo tempo inviati in Germania per la datazione con radiocarbonio ed il risultato è stato sorprendente: la vasca risale al sec. IV, presumibilmente databile tra il 337 ed il 441 d.C. In tutta l’Italia settentrionale sono rarissime le testimonianze archeologiche di un culto cristiano nelle campagne risalenti ad epoca così antica… Oggi dunque la chiesa paleocristiana di S. Paolo di Illegio risulta la più antica delle campagne friulane e testimonia la precocità della evangelizzazione di queste terre rurali da parte della chiesa Aquilejese che irradiò il cristianesimo in tutta la Mitteleuropa. Nel 381 si svolse il Concilio di Aquileja voluto da S. Ambrosio per contrastare l’eresia ariana ed in quel periodo furono molte le chiese italiche dedicate ai S. Pietro e Paolo, come segno ed intenzione di proclamata ortodossia. Ed infatti le chiese intitolate a questi due santi sono da sempre ritenute le più antiche. Ecco allora che anche la piccola chiesa paleocristiana di S. Paolo di Illegio può a buon diritto esibire un primato di antichità nella storia del cristianesimo in Carnia, pur non vantando la prerogativa episcopale di S. Pietro di Zuglio, che fu sede vescovile e cattedrale di una vasta diocesi fino all’ VIII secolo, quando fu inglobata nella grande diocesi di Aquileja. Gli scavi procederanno ancora e parrebbe che, sotto questo edificio cultuale paleocristiano del IV secolo, possa celarsi uno ancora più antico, di culto pre-cristiano (celtico?), che attesterebbe indirettamente la tendenza del Cristianesimo nascente ad assorbire e assimilare i culti pagani pre-esistenti, per riproporli poi in rinnovata versione cristiana (esempio: la festa pagana del Sole Invitto del 25 dicembre trasformata poi nel Natale cristiano). A scavi ultimati è prevista poi la musealizzazione di tutto il sito archeologico così che Illegio diverrà una delle mete più significative dell’archeologia di Carnia.

 

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